Convegno «Dinamiche di coppia. Il contributo della Grafologia e della Psicologia. “Due discipline a confronto”»


Pubblicata il 12-05-2024

Sabato 11 Maggio 2024 si è svolto il convegno sulle Dinamiche di coppia, che ha visto per la seconda volta l’interessante dialogo tra Grafologia e Psicologia.
Si è come sempre aperto con i saluti del Preside della Scuola di Grafologia, Padre Raffaele Di Muro, che ha introdotto i lavori a presenti e online.

La prima relazione è stata di Padre Fermino Giacometti, presidente dell’Istituto G. Moretti di Urbino, che ha illustrato come la grafologia possa essere di aiuto nella gestione del conflitto della coppia, per indagare le dinamiche interne alla stessa al fine di trovare l’armonia dei singoli e tra i singoli. Quindi grafologia con funzione di discernimento e pedagogica.

Il secondo intervento ha visto protagonista il Dott. Paolo Bucci, psicologo e psicoterapeuta, docente della Scuola Romana di Psicoterapia familiare, il quale ha trattato il tema del risveglio dell’intesa e percorsi di terapia di coppia. Partendo da due punti, visione filogenetica e visione ontogenetica della stessa, ha sottolineato l’importanza di mantenere la propria identità, alla quale è fondamentale mantenere “aderenza” per poter poi contribuire al benessere della coppia. La terapia mira quindi a risvegliare ciò che i singoli sono come tali e, nel farlo, l’esperto deve sapersi rapportare all’”umano essere” e capire come esso si manifesti.

La mattinata si è conclusa con la relazione della Dott.ssa Iride Conficoni, grafologa, docente della scuola di grafologia Seraphicum, che ha avuto come tema centrale la coppia tra illusione, delusione e dedizione. Sono fondamentalmente tre i passaggi inevitabili che essa vive ed in particolare il terzo risulta fondamentale affinchè la coppia non si divida. I singoli, infatti, arrivano all’unione con pretesa e necessità, ma è la capacità di accontentarsi e di rinunciare che dà stabilità duratura alla stessa e, laddove si raggiunga e mantenga la gioia di donare, si riesce a donare alla coppia una nuova identità. Fulcro dell’insieme tra le parti, quindi, è l’umiltà ed è interessante apprezzare il valore che la grafologia abbia quando applicata alla compatibilità di coppia, riuscendo ad individuare somiglianze, quindi complicità e differenze, ossia complementarietà, al fine di suggerire dove e come agire per instaurare un rapporto solido e non basato su una “fiducia a tempo”.

Dopo il dibattito e la pausa pranzo, i lavori sono ripresi con l’intervento della Dott.ssa Maria Carla Zampieri, grafologa, docente della scuola di grafologia Seraphicum, la quale ha illustrato come alle coppie tradizionali e post moderne si siano aggiunte quelle aggregative, la cui filosofia è sintetizzabile come “amore finché dura” e quelle generative, che legano la fecondità alla reciprocità. La famiglia, quindi, resiste e resisterà perché risponde a bisogni profondi, sebbene la coppia sia ora alternativa ad essa; in ogni caso, entrambi sono cassa di risonanza della dimensione sociale e la coppia è da considerarsi quale nuova identità, che nasce dal fondersi di quelle dei singoli. Essi, scegliendosi, scelgono dunque l’alterità. Nell’osservazione, da un punto di vista grafologico, è interessante valutare i principali connotati femminili e maschili, tenendo sempre conto che il segno da solo non sia totalizzante, ma che vada messo a sistema con il contesto grafico, per poter sciogliere eventuali nodi che sorgono dal contrasto io/l’altro.

La penultima relazione è stata quella del Dott. Christian Giordano, psicologo, psicoterapeuta e grafologo, che ha trattato le caratteristiche e personalità dinamiche che si riscontrano alla base della scelta del partner. Partendo da alcune domande che ben introducono il tema, ha illustrato l’esistenza di diverse tipologie di unioni, nate con diverse finalità: sacrificio, disimpegno (assenza di conflitto perché assenza di connessione) e connessione. La soddisfazione della coppia è quindi un costrutto multifattoriale, che si basa su scelte biologiche, psicologiche e sociali. Considerando il modello BIG Five, “stabilità emotiva” ed “amabilità” sono i tratti considerati determinanti per la scelta dell’altro, i quali, insieme agli altri, vanno comunque messi in relazione con altri fattori: motivazione, contesto socio culturale, consapevolezza, autorealizzazione, contesto relazionale. Dunque «La coppia è manifestazione adulta del legame di attaccamento» (J. Bowlby), considerabili come “atti di riparazione”, in cui il singolo cerca nell’altro la cura per ciò che di sé ancora non ha sanato.

A concludere il convegno, la Dott.ssa Nadia Buonanno, psicologa, psicoterapeuta e grafologa presso la scuola Seraphicum, con l’interessante confronto tra grafie appartenenti ad una coppia di coniugi. Partendo da un assunto, secondo cui «La famiglia debba aiutare i propri membri a migliorare e differenziare il sé» (M. Andolfi), si è sottolineato come più il singolo sia svincolato dalla famiglia di origine tanto più la scelta del partner risulti autonoma. Dunque è necessario un vero e proprio “divorzio” che permetta alla persona di mantenere un equilibrio tra autonomia e origini. Differenziarsi, però, non è distanza fisica, separazione forzata, avere opinioni diverse, ma qualcosa di più profondo, che comporta lavoro su se stessi e responsabilità. Con la collaborazione di Padre Fermino Giacometti, sono state presentate le grafie di una coppia, di cui è stato possibile apprezzare criticità e punti di forza su cui poter eventualmente lavorare, sottolineando come la grafologia possa essere un validissimo strumento per mettere in luce situazioni poi oggetto di lavoro da parte di psicoterapeuti ed esperti del campo, a conferma di un dialogo esistente e vivo tra le due discipline.
 
Serena Giacobone


















 

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