Dopo tre anni di corso, ad un passo dalla tesi


Pubblicata il 22-07-2022

Luglio, esami appena sostenuti alle spalle, la stesura della tesi davanti a me, un bagaglio pieno di nozioni acquisite... e tantissimi bei ricordi ! Parto da questi ultimi per tornare al primo giorno di scuola, in cui per me era quasi tutto nuovo: nuove lezioni, nuovi docenti (non proprio tutti!), nuovi compagni con cui iniziare un viaggio e un “Chissà se riuscirò…”. Man mano, tra una lezione di Grafologia generale, una di Neuroscienze della scrittura, le esercitazioni pratiche e gli altri corsi tutto è diventato sempre più nitido, ma non in discesa, anzi: è stata una sfida, perché la Grafologia stessa lo è! Posso dire di aver imparato tanto, perché ogni ora passata sui banchi è stata motivo di riflessione e questo innanzitutto grazie alla passione trasmessa da ogni docente che da allora ci ha accompagnato lungo il triennio, ma anche per il fondamentale confronto tra noi che ascoltavamo. Lo studio di questa meravigliosa scienza non solo consente una formazione completa di tutte le sfaccettature che la caratterizzano, ma anche un bel percorso di crescita personale: non si può interagire con la Grafologia senza esserne investiti direttamente, è inevitabile riflettere, crescere ed uscirne cambiati.

In prospettiva per il prossimo anno cosa dire a chi sta pensando iscriversi quindi?  Innanzitutto che se la materia vi incuriosisce vale la pena lanciarsi in questo iter che spazia dalle scienze mediche, alla psicologia, all’etica, passando per la storia e le origini della Grafologia stessa (e non solo quella Morettiana) ovviamente avendo come perno lo studio teorico – pratico dei segni grafologici e le loro combinazioni, per terminare nelle diverse applicazioni di questa disciplina, una volta arrivati ai corsi di specializzazione. Poi che se riuscirete ad appassionarvi essa diventerà praticamente parte integrante della vostra quotidianità: la scrittura è ciò che siamo e da cui non possiamo prescindere, vi sarà quindi impossibile astenervi dal buttare l’occhio su quel biglietto vergato a mano, la lista della spesa, una lettera… per lasciarvi raggiungere dalle impressioni che il tracciato grafico vi restituirà, per carpire il “colpo di pancia” che sentirete così, a freddo, alla prima osservazione!

Arrivata quasi ad un passo dal concludere so di dover imparare ancora molto, ma sicuramente aver affrontato gli studi con l’entusiasmo che sostiene i grandi progetti ha aiutato, entusiasmo che auguro ad ogni persona che il prossimo anno siederà sui banchi in cui fino a Giugno scorso ho fatto lezione io.

Serena Giacobone

 

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