Franco Torbidoni, umanità e professionalità
Pubblicata il 26-06-2024
La scomparsa di Franco Torbidoni ha lasciato un vuoto enorme nel cuore di quanti lo hanno conosciuto ed hanno avuto la gioia di apprezzarne l’amicizia e la professionalità. Sotto il profilo umano, va ammirata la sua cordialità, dote che lo poneva subito in armonia con i suoi interlocutori. Il suo tratto era gentile, simpatico ed empatico: ciò gli permetteva di saper ascoltare e consigliare al meglio. Si lasciava apprezzare per la sua tendenza a proporre battute scherzose, addirittura esilaranti: era il suo modo per far capire che gradiva la compagnia con cui stava e per mettere tutti a proprio agio. Una dote che emergeva in lui era il rispetto che nutriva verso i colleghi, che trattava con la massima sensibilità. Lo stesso atteggiamento riservava agli studenti, sempre ammirati dal suo stile accogliente e propositivo. Malgrado la sua espansività, in realtà era molto riservato e mostrava poco la sua interiorità. Tuttavia, la vicinanza con lo zio Lamberto e l’incontro con Madre Teresa di Calcutta hanno segnato profondamente la sua interiorità, che è venuta fuori con grande forza dopo la scomparsa dell’amatissima moglie e nell’affrontare la malattia degli ultimi tempi. La sua forza spirituale gli ha permesso di essere positivo e prolifico fino all’ultimo istante. Il suo atteggiamento era caratterizzato da un altissimo senso della dignità: ha smesso di insegnare quando ha capito che era giunto il tempo in cui non avrebbe potuto dare ai colleghi e agli studenti il massimo, a causa dell’incedere delle inevitabili limitazioni nella salute psico-fisica. Aveva un cuore d’oro e ciò era particolarmente visibile dall’apertura e dalla disponibilità da lui sempre dimostrate.
Sotto il profilo squisitamente grafologico, va detto che era un “morettiano” convinto. Non poteva essere altrimenti, dato l’insegnamento trasmessogli da padre Lamberto Torbidoni. Era bello ammirarlo in tutta la sua professionalità. Studiava e si aggiornava costantemente per poter essere sempre al passo con i tempi e per avere la possibilità di trasmettere agli studenti una formazione di elevato livello. Leggeva con la massima accuratezza gli elaborati degli allievi per poterli porre nella condizione di apprendere nel modo migliore possibile il metodo grafologico di Girolamo Moretti. Il metodo didattico da lui utilizzato era molto efficace perché interattivo e coinvolgente. Ho avuto l’opportunità di essere “suo” studente ed il privilegio di fargli da assistente negli ultimi anni del suo lavoro grafologico: nutrivo una profonda ammirazione nel vederlo all’opera. Seguiva con la massima attenzione le tesi degli studenti ed era sempre disponibile per un confronto con loro. Teneva molto alla cura dell’italiano nell’elaborazione delle analisi grafologiche. A volte poteva apparire pignolo, tuttavia questa scrupolosità insegnava il massimo rispetto del grafologo nei confronti dello scrivente, al quale dovevano essere trasmesse parole in grado di costruire, di edificare. Ricordo quando la Scuola di Grafologia Seraphicum gli ha consegnato, nel giugno del 2022, il premio alla carriera. Come sempre era riservato e non voleva fare sfoggio dell’attestato di stima, tuttavia era felicissimo e fiero nel constatare che il suo contributo alla grafologia italiana era considerevole. Amava le sfide: credo sia stato il primo grafologo a realizzare trasmissioni televisive proponendo l’analisi delle scritture. Le sue ultime lezioni sono state da lui realizzate online, secondo le moderne tecnologie. Sempre aperto alla ricerca, aveva con i colleghi una relazione cordiale e sincera perché animata dal suo desiderio di elevarsi sempre sotto il profilo della ricerca e dei contenuti.
È bello tributare il più bell’encomio a Franco Torbidoni che ha lasciato un’eredità preziosissima, fatta di professionalità e umanità di eccelso splendore: esse rappresentano una testimonianza indelebile e significativa nella memoria di ognuno. Questo articolo vuole essere un “grazie” speciale all’uomo e al grafologo il cui ricordo fa bene al cuore ed al lavoro di coloro che ne hanno accolto umanità e professionalità.
La famiglia Torbidoni ha devoluto alla Scuola di Grafologia Seraphicum la biblioteca e il materiale didattico del congiunto Franco. Grazie a questa donazione, nella biblioteca del Seraphicum è stato allestito il “Fondo Torbidoni”. Inoltre, alla migliore tesi in Grafologia di ogni anno accademico sarà conferito il premio Franco Torbidoni appena istituito.
p. Raffaele Di Muro
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