Seminario di studio “Tratto grafico e percorsi di vita“. Grafologia per l’orientamento presso l’Università Pontificia Salesiana


Pubblicata il 25-11-2024

Venerdì 22 novembre 2024, presso l’Università Pontificia Salesiana, si è tenuto il Seminario di studio che ha avuto come relatori i Professori Giuseppe Crea, docente di Psicometria presso la facoltà di Scienze dell’Educazione, e Grazia Perriello, Dottoressa in Psicologia Clinica per l’ateneo salesiano e le Professoresse Nadia Buonanno, docente di Grafologia Generale e Chiara Mistrorigo, docente di Tecnica e Metodologia, per la Scuola di Grafologia Seraphicum, Pontificia Facoltà Teologica S. Bonaventura. Moderatore dell’incontro è stato il nostro direttore p. Raffaele Di Muro.
All’evento, tenuto anche in modalità online, erano presenti studenti e professori di entrambi gli istituti.
 
Il primo intervento, “Traiettorie di vita e strumenti di valutazione in orientamento” a cura del Prof. Crea, partendo dalla storia dell’Università Salesiana, ha illustrato l’importanza dell’avere una direzione precisa nel proprio progetto di vita, che deve essere costruito in maniera intenzionale. Tutto ciò è possibile attraverso la conoscenza di sé, percorso che avviene non senza crisi,  considerate tappe fondamentali per una migliore evoluzione interiore, nonostante le quali, se in presenza di punti di riferimento, l’individuo è in grado di  sfruttare per poter crescere.  Il compito educativo con cui ci si allena a costruire un progetto di vita ed una metodologia di valutazione risultano quindi fondamentali e a tal proposito è stata citata la Teoria della personalità di Allport, che ben si collega all’intervento che psicologia e grafologia possono fare per aiutare in un percorso di crescita. Difatti, proprio grazie ai segni della crescita e quindi operando un dialogo tra strumenti esterni ed interni, lo specialista può consentire al soggetto di entrare in contatto con la proprie prospettiva di vita. La finalità ultima è dunque quella di insegnare alla persona ad imparare.
 
A proseguire il pomeriggio di formazione è stata la Prof.ssa Perriello, con un interessante intervento dal titolo “La ricerca di sé e le tecniche proiettive grafiche”. Ha posto l’attenzione sul significato di gesto grafico come narrazione della propria storia umana, la cui spontaneità ha la funzione di raccordo tra i vari frammenti del sé. Nel caso specifico sono stati mostrati diversi disegni, che, avendo lo stesso linguaggio precontettuale, risultano utili strumenti per entrare in contatto con l’universo interiore della persona. Citando Bollas, nell’intervento si è sottolineato come il disegno rappresenti un ponte per accedere al conosciuto non ancora pensato e ad esperienze ancestrali. L’intervento dello specialista, psicologo e grafologo, ha un ruolo importante, in quanto è grazie alla sua attenta valutazione dei segni rilevati dal tracciato in esame, che il quadro completo può essere letto nella maniera corretta: il disegno, difatti, parla già da sé, deve solo essere correttamente interpretato grazie ad una buona conoscenza dei dati ed alla osservazione di alcuni parametri quali la collocazione delle figure nello spazio ed il binomio movimento/staticità.
 
La successiva relazione, “Valutazione della personalità e Grafologia", è stata a cura della Prof.ssa Buonanno, che partendo dal Padre fondatore, Girolamo Moretti, ha spiegato cosa sia questa scienza, come e dove possa essere applicata. Importante focus è quello sulla relazione che intercorre tra la grafia, i relativi segni grafici, compresa l’occupazione dello spazio e l’atteggiamento che lo scrivente ha nella vita reale: la grafia è coerente con il suo sentire ed il suo procedere nella vita quotidiana. Dunque negli adulti è utilizzata la grafia e non il disegno, in quanto risulta più abbordabile, grafia in cui lo specialista entra in punta di piedi per trovare, per rifarsi a Viktor Frankl, la speranza della persona, ossia quel barlume negli occhi che indiscutibilmente brilla in chiunque: anche nelle grafie che ci presentano situazioni critiche esiste sempre una leva su cui fare forza per aiutare la persona a ritrovare la propria armonia ed è lì che il grafologo deve attingere per aiutare lo scrivente a trovare la propria direzione.
 
Quarto ed ultimo intervento è stato quello della Prof.ssa Mistrorigo, “La grafologia e l'orientamento della persona”, in cui, attraverso casi pratici, ha illustrato come dalla grafia si possano tirare fuori  facoltà e attitudini dello scrivente, al fine di poterlo indirizzare dal punto di vista professionale. Questo perché, grazie ad una corretta analisi grafologica, si individua il potenziale che ogni persona ha a disposizione, il “talento” di cui è stato dotato, mettendo in condizione il soggetto di poterne prendere atto e seguire anche qui il proprio percorso di vita. Ognuno di noi, infatti, è dotato di determinate risorse che però devono essere impiegate nella giusta maniera, in modo tale da poter avere una vita professionale non solo fruttuosa, ma soprattutto in linea con le proprie aspirazioni e i propri sogni.
 
A conclusione del seminario, il moderatore p. Di Muro nei ringraziamenti e saluti ha lasciato aperta una porta ad altre collaborazioni future tra le due Facoltà, per iniziare insieme un cammino di arricchimento.

Serena Giacobone





 

 

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