Discussione tesi 16 Aprile 2025


Pubblicata il 17-04-2025

Ieri, mercoledì 16 aprile, abbiamo avuto il piacere di concludere il periodo di lezioni che precedono la sospensione per le festività di Pasqua con il diploma di altri due nostri studenti,
Presidente di commissione la Prof.ssa Maria Pinna, che ha aperto la sessione tenutasi durante la mattinata, in cui sono state discusse una tesi di Grafologia Peritale Giudiziaria e una in materia di Grafologia dell’età evolutiva.
 
Il primo candidato, Simone Castronovo, la cui relatrice è stata la Prof.ssa Stefania Catinari, correlatore il Prof. Vincenzo Tarantino,  ha illustrato la tesi dal titolo “La prova grafologica nel processo Ludwig”, in cui ha analizzato la prova peritale su base grafologica presentata nel processo relativo al caso “Ludwig”, che, conclusosi nel 1991, vede condannati a 27 anni di carcere Marco Furlan e Wolfang Abel.
Concentrandosi sull’attendibilità di un elemento cardine sul quale poggiò la sentenza di condanna, appunto la perizia effettuata all’epoca dal Prof. Salvatore De Marco, già contestata dalla difesa, con la Prof.ssa Anna Maria Tambosi, il lavoro ha voluto esaminare criticità e punti di forza della stessa alla luce delle conoscenze attuali in materia di grafologia forense. Il fulcro centrale dunque è portare all’attenzione la necessità di scongiurare risultati peritali non eterogenei e/o controversi come avvenne per questo caso.
La conclusione cui è arrivato lo studio è dunque che, sebbene la grafologia possa apportare un contributo valido all’interno di un processo, essa debba avere rigidi protocolli che standardizzino l’operato del tecnico, così da rendere i risultati delle consulenze affidabili e replicabili.
 
La seconda candidata, Armanna Verbari, che ha avuto come relatrice la Prof.ssa Loredana Moretti e correlatrice la Prof.ssa Chiara Mistrorigo, si è concentrata su un lavoro intitolato “Scrivere per continuare ad esistere”, una vera e propria ode alla grafia a mano, in cui è stata messa in parallelo l’evoluzione umana e quella della scrittura. Essendo quest’ultima una traccia assumibile unicamente alla nostra specie, da sempre ne ha rappresentato causa e conseguenza di crescita. Sin dai tempi antichi, in cui gli uomini primitivi iniziano a lasciare i propri segni, la scrittura è stata manifestazione di presenza: a partire dal bambino, che inizia la sua esperienza con lo scarabocchio, essa segue l’evoluzione personale e sociale cambiando nel tempo. Inizialmente impiegata in ambito commerciale, diventa importante per avere certezza del diritto, passa attraverso la stampa e nel 1859, con la Legge Casati, diventa, insieme alla lettura, una competenza universalizzata, grazie all’obbligatorietà dell’istruzione elementare. Tale momento storico ne favorirà in futuro l’impiego per le motivazioni più disparate: scrivere lettere, canzoni, dediche, esprimere dissenso e via dicendo. Nel proseguire in un vasto excursus che la scrittura ha “vissuto” nel corso dei secoli fino ai giorni nostri, in cui la digitalizzazione dilaga, la tesi esposta ha sottolineato il valore profondo che lo scrivere a mano ed in particolar modo in corsivo, rivesta tutt’ora, ponendo un faro sull’importanza di mantenere viva tale abilità nonostante l’uso del pc.
 
Ancora i nostri complimenti ai neografologi, entrambi diplomatisi con 110/110 con lode, augurando ad entrambi un futuro brillante, ricco di soddisfazioni e traguardi raggiunti.
 
Serena Giacobone








 

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